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Il Social Farming in Sicilia

Agricoltura - Opportunità Consumatore

Formazione e coesione sociale, sostenibilita' ambientale e innovazione per sostenere il comparto agrumicolo siciliano. E' questa l'anima del progetto -Social Farming, agricoltura sociale per la filiera agrumicola Sicilia-, presentato a Palermo e promosso dal Distretto Agrumi di Sicilia, dell' Alta Scuola ARCES con il contributo di The Coca-Cola Foundation.

Il progetto prevede una serie di seminari e workshop in diverse localita' della Sicilia. Si articolera' percorsi formativi di agricoltura sociale per la filiera agrumicola siciliana rivolti a giovani, donne, soggetti svantaggiati e immigrati al fine di creare professionalita' specializzate nella gestione di imprese agricole multifunzionali (anche con riguardo all'accoglienza turistica e al turismo rurale), nella trasformazione dei prodotti agrumicoli a livello industriale o artigianale, nella manutenzione degli agrumeti sino alla creazione di cooperative che possano avviare queste attivita' in proprio o offrire servizi alla filiera. Il progetto -Social Farming-, 240 ore di formazione destinata a circa 200 soggetti, per due edizioni di ogni percorso formativo, offrira' anche una piattaforma informatica per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro che permettera' agli imprenditori del settore di avvalersi delle professionalita' formate. L'iscrizione ai corsi, gratuita, permettera' di apprendere in modo completo la gestione di un nuovo modello di business sostenibile e innovativo nel comparto agrumicolo siciliano, che ancora oggi rappresenta il 51% della produzione italiana del settore.

Il progetto Social Farming e un' iniziativa di agricoltura sociale e nasce dall' idea di unire le esigenze di personale specializzato del comparto agrumicolo a quelle della coesione sociale, ha spiegato Federica Argentati, Presidente del Distretto Agrumi di Sicilia. Un iniziativa che rientra a pieno titolo nelle finalita' istituzionali del Distretto e che punta a rafforzare e consolidare il comparto creando impresa e manodopera specializzata coinvolgendo fasce sociali deboli, ma molto dinamiche: donne, giovani e soggetti svantaggiati, compresi i migranti. Soggetti che solo con una adeguata formazione possono avere opportunita': trovare occupazione, diventare piccoli imprenditori nei servizi connessi e nella filiera ed essere un elemento di stimolo alla crescita di un intero comparto. Questa nuova opportunita' di offrire una formazione altamente qualificata nel settore dell' agroalimentare si intreccia e si aggiunge in modo del tutto naturale ai percorsi gia' attivi. Un ambito di sviluppo senza dubbio da coltivare.

I dati statistici dicono infatti che donne e giovani sono i protagonisti della trasformazione che oggi coniuga agricoltura e societa': sono stati quasi 17 mila gli under 30 che hanno avviato un' impresa agricola in Italia, con il contributo del 18,3% di giovanissimi nella creazione di start-up nell' agroalimentare e del 14,9% in agricoltura. E sono le donne a incarnare, piu' degli uomini, il modello di impresa agricola multifunzionale (fattorie didattiche, agriturismi, attivita' ricreative e sociali) e di prima trasformazione dei prodotti agricoli. Inoltre, secondo i dati IRES-CGIL 2013, in Sicilia le donne imprenditrici in agricoltura sono il 31,18% degli imprenditori agricoli e nel Catanese, area maggiormente vocata agli agrumi, le donne imprenditrici sono il 28,67% della categoria. The Coca-Cola Foundation ha scelto di credere nel valore e nel potenziale della Sicilia investendo in questo territorio e sostenendo un progetto del Distretto Agrumi di Sicilia e di Arces per favorire lo sviluppo e l’ emancipazione dei soggetti piu' deboli ha dichiarato Vittorio Cino, Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali Coca-Cola Italia. Coca-Cola, che in Sicilia acquista direttamente il succo di arancia concentrato, vuole contribuire a creare professionalita' sempre piu' capaci ed esperte anche con l' aiuto delle aziende dell' Isola.

La Sicilia da domani, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sara' finalmente dotata di un sistema di certificazione delle competenze, ha detto l' Assessore regionale all' Istruzione e Formazione professionale, Bruno Marziano e anche i corsi attivati nell' ambito del progetto Social Farming potranno avere la certificazione. L' assessorato e' assolutamente disponibile a collaborare in tal senso. Questi i quattro percorsi formativi previsti dal progetto "Social Farming":

A) Multifunzionalita' dell' impresa agricola (agriturismi, turismi rurali, diversificazione dell' attivita') con approccio di turismo relazionale integrato: attivita' formative che verteranno su agricoltura e turismo, sino alla gastronomia (tradizioni culinarie siciliane legate agli agrumi).

B) Conservazione e trasformazione degli agrumi e dei loro derivati: formazione di manodopera specializzata per la lavorazione degli agrumi nei magazzini di confezionamento e per i laboratori artigianali di trasformazione degli agrumi stessi (marmellate e succhi freschi, ma anche oli essenziali e distillati per l' industria cosmetica).

C) Tecniche di coltivazione di un agrumeto: formazione di manodopera specializzata nella cura degli agrumeti, percorso formativo indirizzato in particolare ai giovani immigrati, approfondendo sul campo tecniche di potatura, irrigazione, concimazione e raccolta con l' obiettivo della qualita' e della sostenibilita' ambientale.

D) La cooperazione nella filiera agrumicola: accompagnamento alla costituzione di cooperative formate dai soggetti interessati dalla formazione, per la gestione di imprese agricole multifunzionali, per la gestione di attivita' di trasformazione degli agrumi per il mercato agroalimentare e per quello della medicina naturale e della cosmesi, per la fornitura di servizi di raccolta, potatura, concimazione e manutenzione degli agrumeti.

I I bandi per partecipare, e maggiorni informazioni, saranno pubblicati online
sui siti Arces e del Distretto degli Agrumi

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